Intervista ad Adam Gmurczyk leader nazionalisti polacchi

(AIP) VARSAVIA, 14 APR 2013 - Agenzia Italia Press, ha intervistato il leader dei nazionalisti polacchi e capo indiscusso del movimento NOP: Adam Gmurczyk, questo in un momento di grande spolvero dei movimenti nazionalisti in tutta Europa. Questa intervista è la prima di una serie di molti leaders dei movimenti di liberazione nazionale in Europa che intendiamo intervistare.


Adam Gmurczyk leader Narodowe Odrodzenie Polski




AIP: Che cosa è il NOP - Narodowe Odrodzenie Polski (Rinascita Nazionale Polacca)?
AG: Il NOP non è solo la più grande formazione nazionalista in Polonia, ma anche la più antica, emersa dopo la seconda guerra mondiale è stata costituita il 10 novembre 1981, durante l'occupazione comunista della Polonia. Da subito barricate in strada, scontri durante le manifestazioni con la polizia comunista e scioperi illegali nelle università, portarono ad una ondata di repressione, così perquisizioni notturne nelle case e arresti divennero la nostra realtà quotidiana. Il NOP è stato creato da giovani, di età compresa tra 17 e 25, Io sono stato il più giovane membro del gruppo fondatore. In quel periodo, siamo riusciti a creare una delle più grandi case editrici sotterranee, la "Jestem Polakiem" (Io sono un polacco), che ha pubblicato centinaia di testi, la circolazione di ciascuna pubblicazione è stimata in alcune migliaia copie, non solo, furono fondati anche diversi giornali clandestini.
Il campo della cultura è quello dove siamo stati maggiormente operativi. Dopo il crollo della dittatura comunista, abbiamo preso (per motivi di comodità) la forma di un partito politico, ma siamo ancora in primo luogo un movimento ideologico. Pubblichiamo diverse riviste, tra cui Szczerbiec (edita dal 1991), rivista che è sotto attacco da parte delle istituzioni europee (come ad esempio il Consiglio d'Europa), sotto la supervisione del NOP v'è anche un quotidiano online www.nacjonalista.pl, così come una serie di associazioni che fanno attività culturali e sportive. Siamo attivi sul panorama nazionalista europeo dagli anni '90, con quella che fu la Terza Posizione Internazionale, abbiamo anche iniziato l'ascesa del Fronte Nazionale Europeo (Gruppo che unisce diversi movimenti nazionalisti in Europa, ndr).


AIP: Quali sono i maggiori punti programmatici del NOP?

AG: Nel campo della politica internazionale siamo fortemente contro ogni forma di istituzioni europee centralizzate. Rappresentiamo l'unica forza politica in Polonia che combatte dal 1990 contro il concetto di "Europa unita", oggi noi crediamo che sia necessario l'abolizione dell'UE ed il ritorno all'idea di Europa delle nazioni libere. Noi rifiutiamo il concetto di società-economica, crediamo che sia il capitalismo che il socialismo, sono ideologie e soluzioni distruttive per la libertà delle nazioni. Per noi nazionalisti polacchi, i principi inclusi nel concetto di distributismo e corporativismo cattolico sono fattori decisivi per la libertà. I principi cattolici dovrebbero plasmare il sistema statale, anche nelle questioni etiche, il che significa, tra l'altro, la lotta contro la promozione dell'omosessualità e dell'aborto. Nello Stato nazionale non c'è posto per le deviazioni. Ed ovviamente questi sono solo alcuni stralci del nostro programma, esposto molto brevemente. Permettetemi di citare alcune mie parole al discorso tenuto durante il II ° Congresso nazionale di Forza Nuova (da voi in Italia, Tivoli, dicembre 2011): "Il nostro credo: nessuna concessione! Il nostro obiettivo è l'Europa dei popoli liberi, una Europa fondata sui principi della civiltà cristiana. Dobbiamo liberare l'Europa e le nostre nazioni dalla totalitaria unione bolscevica europea. Dobbiamo bloccare l'immigrazione extraeuropea, che sta distruggendo la nostra cultura. Dobbiamo fermare lo smantellamento del modello tradizionale di vita sociale, che si svolge attraverso la promozione dell'omosessualità e delle altre deviazioni. Infine, dobbiamo liberare l'Europa dalla influenza politica del sionismo, che ci trascina in guerre e conflitti indesiderati.”.
 

AIP: Con quali formazioni politiche il NOP ha rapporti in Europa e in Italia?
AG: I rappresentanti del NOP hanno contatti con la maggior parte dei gruppi nazionalisti in Europa, con un livello di reciproca conoscenza politica che ovviamente varia. Sono i principi ideologici e politici che determinano se i nostri contatti con gli altri sono più o meno buoni. In primo luogo citerò Forza Nuova. Sono un amico stretto di Roberto Fiore da più di 20 anni, e collaboriamo insieme da quando fu costituita la Terza Posizione Internazionale. Inoltre, abbiamo buoni rapporti e cooperazione con la greca Alba Dorata, con gli svedesi di Svenskarnas Parti, gli spagnoli di Democracia Nacional e con MSR, con i belgi di Nation e molti altri. Ripeto, siamo felici di collaborare con queste organizzazioni, che si trovano sulla piattaforma ideologica similare alla nostra. 
 

AIP: Potrà il NOP in questi anni crescere ai livelli di JOBBIK in Ungheria o di l'Alba Dorata in Grecia?


AG: Misurare l'effetto politico dal risultato elettorale è impossibile. Questo si compone con una serie di fattori, che di solito non hanno un impatto assoluto. La nostra percezione di questo problema è diverso, diciamo, da quella regolare. Noi non trattiamo le elezioni come il coronamento della nostra attività, invece, le usiamo come una campagna politica comune. Dobbiamo ricordare, che nulla è così distruttivo per un movimento politico, il concentrarsi solo per il risultato elettorale. In tal caso, la sconfitta porta una delusione, così grande, che può portare al crollo totale del gruppo. Per vincere e prendere il potere, prima di tutto si devono conquistare le anime. Facendo riferimento alla vostra storia - Mussolini capì perfettamente questo. Il fascismo prima conquistò il cuore degli italiani stessi, per poi prendere successivamente il potere. In altre parole, quello che ci serve è iniziare a lavorare dal basso, lavorando all'interno delle piccole comunità locali. Abbiamo bisogno di ottenere lì e prima di tutto il successo per fare un passo avanti. Le elezioni parlamentari sono solo una iniziativa tecnica buona per i partiti demo-liberali, privi di ideali. Per noi nazionalisti è solo un altra fermata del bus, dove scendere dopo un lungo viaggio.



AIP: Cosa ne pensi della situazione politica in Italia?


AG: Il risultato delle recenti elezioni parlamentari nella vostra nazione, certo non è da ammirare, ha rafforzato le formazioni che inibiscono il perseguimento di una Europa libera, queste hanno guadagnato un numero piuttosto impressionante di voti. Tuttavia, voglio ricordare quello che ho detto prima: questo non deve essere visto in termini di fallimento. Bisogna imparare la semplice verità, che la lotta delle forze nazionaliste è più di un gioco al Lotto. E' un compito difficile, lungo ed ingrato. Noi nazionalisti, non offriamo alcuna illusione, ma soluzioni concrete. Quindi siamo in una situazione peggiore degli showman democratici, che promettono a tutti, tutto quello che si desidera.


AIP: Cosa significa il simbolo del NOP?

AG: Il simbolo principale del NOP è la "mano con la spada", comunemente chiamata "falanga" (falange). Questo simbolo appare per la prima volta sulle bandiere polacche del XV° secolo, è stato adottato nel periodo appena prima dello scoppio della seconda guerra mondiale, prima ancora dell'attuale ambiente nazionalista polacco. Nel 1981 il NOP, dopo la caduta del regime comunista lo ha anche registrato in tribunale come nostro logo esclusivo. La"Falanga" è per noi  un riferimento alla tradizione del nazionalismo polacco di cui è rappresentativo, è anche un segno di forza, determinazione e perseveranza, la lotta nel mondo d'oggi, che deve andare avanti.



AIP: Qual'è l'attuale situazione politica in Polonia?

AG: La situazione in Polonia, in termini politici non è molto diversa da quella che vediamo in altre nazioni europee. In termini economici la nostra Nazione è purtroppo, nel cono del buio. Il costo della vita e le tasse sono a un livello simile a quello italiano, in più i guadagni si sono dimezzati. Dopo la caduta della dittatura comunista, la Polonia è stata rilevata da una nuova classe politica fatta di affaristi, derivati soprattutto dai sistemi comunisti. Il paese è stato saccheggiato alla velocità della luce. Le stime dicono che dopo l'acquisizione della Polonia da parte dell'Unione Europea il 10% in più della popolazione polacca sono emigrati in cerca di lavoro, in particolare i giovani.
Il movimento indipendente nazionalista è relativamente debole in relazione alle esigenze, anche se i cambiamenti sono positivi, tenendo conto della presenza di nazionalisti nelle strutture di governo locale, ma, l'euforia è ancora lontana. Ogni tanto appaiono in Polonia, formazioni create da personaggi paragonabili all'italiano Fini, a volte appendono degli striscioni con frasi di retorica nazionalista, scelti solo per garantirsi la possibilità di entrare nei salotti del potere. Naturalmente, questo è il nazionalismo demo-liberale controllato dal sistema, "equilibrato", "civile", sempre filo-israeliano e filo-UE con discrezione. A volte è divertente leggere i punti di vista di questi pseudo nazionalisti, circa degli incontri con i rappresentanti dei movimenti nazionalisti, anche in Italia - che siete molto radicali ed in Polonia state con noi -, ma poi sono al primo posto a condannare “l'estremismo” e il “radicalismo”.




AIP: Qual'è l'ideologia a cui s'ispira il NOP?
 
AG: Il NOP è un movimento nazionalista, denominato anche come la formazione nazionale-radicale. Le radici del nazionalismo polacco risalgono al XIX secolo, questo è il tempo della formazione del nazionalismo europeo, inizialmente abbastanza liberale: così Poplawski e Dmowski in Polonia, come Corradini in Italia. dopo la prima guerra mondiale, hanno evoluto la dottrina nazionalista. Quando è nato in Italia il movimento fascista, in Polonia è stato formato solo un movimento nazionalista romantico, la sua fondazione però è diversa rispetto al fascismo italiano, l'attenzione è stata rivolta alla soggettività dello Stato nazionale come una cornice, ovvero uno strumento della comunità. Ciò era dovuto sia l'esperienza storica dei polacchi, che per più di cento anni sono stati privati della statualità, e sia per il carattere cattolico del nuovo nazionalismo polacco. Radicalismo politico ed economico e corporativismo nazionale polacco, anti-liberale e anti-socialista di quel periodo sono stati ereditati dal NOP, con molta enfasi sulla soggettività della nazione, contro il capitale internazionale e per una economia nazionale indipendente. Noi crediamo che la libertà della comunità si presta ai principi di corporativismo e distributismo, in un attuale Stato sovrano e non nelle organizzazioni di terze parti indipendenti (come l'UE). Vale la pena notare che il fascismo italiano, prima nella formula della RSI ed oggi nella politica di Forza Nuova, si è evoluto in un modello simile a quello Polacco.

 


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