PARMA: 30.000 € dati dal Comune per pagare le bollette, ma non gli bastano e devastano la strada, rovesciati i cassonetti e minacciano di bloccare via del cornocchio.
Grillo insieme a Pizzarotti sindaco di Parma
Ieri
mattina, meglio organizzati, si sono presentati con cartelli e iniziato
lo «sciopero dei bambini». Nel senso che i piccoli non sono stati
mandati a seguire le lezioni come tutte le altre mattine. Per il grande
dispiacere dei compagni di classe.
Sono i nomadi di origine macedone ospiti del campo comunale, cinque famiglie per un totale di una trentina di persone, che da qualche giorno hanno dichiarato una sorta di stato di agitazione. Per colpa delle bollette.
Sono i nomadi di origine macedone ospiti del campo comunale, cinque famiglie per un totale di una trentina di persone, che da qualche giorno hanno dichiarato una sorta di stato di agitazione. Per colpa delle bollette.
«Purtroppo si
tratta di un problema reale», ammette l’assessore ai servizi sociali
Laura Rossi che ieri alle 14 ha incredibilmente incontrato i nomadi
insieme al sindaco grillino Pizzarotti. «La situazione del campo risente
di una storica inerzia e di una mancanza di accorta gestione da parte
delle precedenti gestioni». Uno scomodo retaggio che ora
l’amministrazione si trova a dovere fronteggiare: anche se le risorse,
come è noto, sono molto scarse. «Per parte loro anche i nomadi hanno
delle forti responsabilità: il degrado della struttura è in buona parte
attribuibile a loro che hanno sempre comunque potuto contare su
un’assistenza economica. Le bollette non le hanno mai pagate e ad
intervalli l’amministrazione si è fatta carico di coprire il pregresso.
Ora però il problema è più serio».
Si, perchè il campo sarebbe da da bonificare e rimettere in sicurezza con investimenti pesanti mentre il Comune non può certo mantenere all’interno di una propria struttura persone senza un contratto che è fondamentale per il loro permesso di soggiorno e il lavoro. «Nell’incontro di ieri ho chiesto espressamente che gli ospiti si impegnino per iscritto a offrire la loro collaborazione per la gestione delle struttura. E’ altresì vero che le condizioni minime di sicurezza sono a rischio». E forse proprio qui è la chiave per capire il motivo di questa lunga assenza di un contratto: per perfezionarlo si sarebbe dovuto investire e si è preferito non farlo. Non riuscendo però neppure a prendere la decisione di sgomberare un’area che ormai appare fatiscente e devastata. E gli ospiti? Loro dopo l’incontro di ieri sembrano dichiarare una certa disponibilità anche se le bollette, che ormai superano i mille euro l’una, dovranno essere pagate. E su chi debba mettere la mano al portafoglio le ipotesi sono diverse.
«In Emilia è stato stanziato un milione di euro per i campi nomadi- hanno ripetuto senza vergogna i parassiti. – Ma i soldi dove sono?».
«Il finanziamento riguarda l’intera regione e per Parma sono disponibili circa 30mila euro – ribatte l’assessore. – E noi di recente abbiamo partecipato al bando per ottenere la somma». Ma 30mila euro agli Zingari non bastano.
Si, perchè il campo sarebbe da da bonificare e rimettere in sicurezza con investimenti pesanti mentre il Comune non può certo mantenere all’interno di una propria struttura persone senza un contratto che è fondamentale per il loro permesso di soggiorno e il lavoro. «Nell’incontro di ieri ho chiesto espressamente che gli ospiti si impegnino per iscritto a offrire la loro collaborazione per la gestione delle struttura. E’ altresì vero che le condizioni minime di sicurezza sono a rischio». E forse proprio qui è la chiave per capire il motivo di questa lunga assenza di un contratto: per perfezionarlo si sarebbe dovuto investire e si è preferito non farlo. Non riuscendo però neppure a prendere la decisione di sgomberare un’area che ormai appare fatiscente e devastata. E gli ospiti? Loro dopo l’incontro di ieri sembrano dichiarare una certa disponibilità anche se le bollette, che ormai superano i mille euro l’una, dovranno essere pagate. E su chi debba mettere la mano al portafoglio le ipotesi sono diverse.
«In Emilia è stato stanziato un milione di euro per i campi nomadi- hanno ripetuto senza vergogna i parassiti. – Ma i soldi dove sono?».
«Il finanziamento riguarda l’intera regione e per Parma sono disponibili circa 30mila euro – ribatte l’assessore. – E noi di recente abbiamo partecipato al bando per ottenere la somma». Ma 30mila euro agli Zingari non bastano.
Fonte: http://xn--identit-fwa.com/blog/2012/10/06/lesordio-del-grillismo-pagare-le-bollette-agli-zingari/
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