Italiano arruolato e propaganda Calabria nell'incubo ISIS

Stretto Web e Approdo News riportano i due fatti inquietanti

Scritta comparsa a Taurianova (RC)

(AIP) REGGIO CALABRIA, 22 DIC 2014 - Dopo gli articoli (riportati sotto) di due fatti apparentemente non concatenati tra loro, pubblicati da due impotanti giornali on-line, In poche ore la Calabria si risveglia con l'inquietante mano lunga dell'ISIS, che dopo le indagini di Palermo sui presunti 200 terroristi del califfato sbarcati con i migranti, adesso impensierisce l'altra regione dello Stretto, che ospita inoltre il centro d'accoglienza immigrati più grande d'Europa, quello di S. Anna frazione di Isola C. R., dove a rigor di logica non è da escludere presenza di terroristi infiltrati.

Da Stretto Web: "E’ incredibile ma è tutto vero: come si può leggere in un’inchiesta pubblicata stamattina su “La Repubblica”, un cittadino di Reggio è partito per la Siria per arruollarsi nelle milizie islamiche e diventare cosi un jihadista dicendosi “seguace del califfato di al Baghdadi”. Giampiero, questo il suo nome, è un 35enne, senza fissa dimora. Era partito da Reggio Calabria per Bologna e poi in Spagna, da qui che ha iniziato la sua “guerra santa” convertendosi al fondamentalismo islamico, dirigendosi dapprima in Turchia e poi in Siria. Le autorità spagnole ancora lo stanno cercando perchè gli spetta un risarcimento di 3.000 euro pagati dagli aggressori che nel 2008 lo avevano pestato a sangue a Granada, per futili motivi. Sono stati arrestati, ma Giampiero era sparito. Non lo trovava più nessuno. Poi i messaggi di whatsapp intercettati con il suo grido di battaglia: “voglio distruggere l’occidente”. Giampiero in Italia tornava spesso, e ai suoi amici confidava “in lotta contro l’occidente oppressore. Combatteremo finché il nostro nemico sarà sconfitto“. Adesso non si hanno sue notizie da tempo, secondo alcune informazioni sarebbe detenuto in un carcere di Baghdad, in Iraq, accusato di terrorismo internazionale. La famiglia è disperata nel sapere il figlio nei “guai fino al collo“.

Da Approdo News: “Conquisteremo Roma e schiavizzeremo le vostre donne”: era questo il messaggio bellico che nei mesi scorsi l’Isis- l’organizzazione islamica che sta terrorizzando il Medioriente- ha lanciato alla nostra Nazione. La violenza becera del califfato siriano sta avendo ripercussioni su tutto il panorama mondiale: immagini di gole tagliate, rappresaglie, barbarie stanno portando nell’incubo totale migliaia di popolazioni. L’escalation terroristica dei miliziani seguaci di Allah sembra esser arrivata anche in Calabria. Stamattina, infatti, nella frazione Amato di Taurianova, un messaggio intimidatorio, di sfida, campeggiava su un muro del paese: “Isis vs Papa Francesco”. La scritta- che nelle prossime ore potrebbe passare al vaglio degli inquirenti regionali- potrebbe simboleggiare un futuro attacco ad un Paese di chiara matrice cristiana, con Papa Francesco simbolo cardine di migliaia di fedeli. La potenza dell’Isis, figlia anche di ingenti risorse economiche da destinare alla battaglia ideologica, sembra, dunque, si stia insediando nella nostra Regione, facendo presupporre l’esistenza di alcune celle di chiara impronta terroristica. Quel messaggio diretto, esplicito, di facile interpretazione, invita ad una riflessione sulla validità di dogmi religiosi che tengono ancora in scacco la serenità e il progresso di tutte le generazioni. Allo stato attuale, comunque, non vi sono ancora elementi certi che possano far pensare ad una minaccia seria, ad un reale pericolo di “guerra santa” nel territorio calabrese. La speranza- visto che nessuna ipotesi può essere esclusa- è che il messaggio si riveli una goliardata- di pessimo gusto- che non miri a creare ulteriori barriere tra due paralleli opposti, tra modi di ragionare e di riflettere che stanno agli antipodi. Cancelliamo quella scritta dal muro, cancelliamo anche il muro della differenza."

Agenzia Italia Press

Nessun commento:

Posta un commento